Studio di una Linea Guida per la messa in sicurezza delle vie ferrate e di sentieri attrezzati dellarco alpino
Das Studium eines Leitfadens für die in Sicherheitsbringung der Klettersteige und der
ausgerüsteten Wege des Hochgebirgsbogens
Studio di una Linea Guida per la messa in sicurezz.. (SAFERALPS)
Studio di una Linea Guida per la messa in sicurezza delle vie ferrate e di sentieri attrezzati dellarco alpino
Das Studium eines Leitfadens für die in Sicherheitsbringung der Klettersteige und der
ausgerüsteten Wege des Hochgebirgsbogens
(SAFERALPS)
Start date: May 31, 2012,
End date: Mar 30, 2015
PROJECT
FINISHED
La frequentazione degli itinerari attrezzati sta attraversando da alcuni anni un vero eproprio boom. Le vie ferrate ed i sentieri attrezzati stanno, infatti, suscitando uninteresse sempre più crescente fra gli escursionisti, soprattutto fra i giovani. NelleDolomiti si ha una frequentazione notevole, basti pensare che nei 50-60 giorni ca. dibel tempo, sono oltre centomila i frequentatori delle ferrate presenti nel Parco Naturaledelle Dolomiti dAmpezzo e mediamente centinaia di migliaia i passaggi degliescursionisti che si affidano ogni anno ai 40 km di cavi delle 56 ferrate e dei 73 sentieriattrezzati delle sole Dolomiti Bellunesi. Anche in territorio austriaco si assiste almedesimo fenomeno e ogni anno aumenta sempre di più il numero dei frequentatoridelle ferrate e dei sentieri attrezzati a disposizione degli escursionisti.Lapertura di un ambiente, una volta accessibile solo ad alpinisti, alla massa di turistiescursionisti,ha sollevato una quantità di problemi e portato al pettine una serie dinodi tecnici solo parzialmente risolti:- necessità di una scelta appropriata dei materiali per la realizzazione delle vieferrate e sentieri attrezzati, in quanto, attualmente, non sempre vengono utilizzatimateriali con le stesse caratteristiche in tutti i percorsi;- necessità di definire una corretta metodica di installazione dei componenti checostituiscono le vie ferrate, in quanto al momento la filiera realizzativa/manutentivanon risente di una metodica riconosciuta ufficialmente ed unitaria;- necessità di una gestione continuativa delle strutture;- necessità di garantire ed agevolare lattività istituzionale e quella prevista ex legedal Soccorso Alpino (C.N.S.A.S.);- normalizzazione e classificazione dei vari tipi di percorso in termini di possibiletassonomia da studiare con il Club Alpino Italiano (C.A.I.);- necessità di un corrispondente collaudo iniziale e di check periodici in base adun Organismo supervisore italiano/austriaco.
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