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No P.I.G.S ..Anymore
No P.I.G.S ..Anymore
Start date: Feb 1, 2015,
End date: Dec 1, 2015
PROJECT
FINISHED
"No P.I.G.S... anymore" è uno scambio di giovani che avverrà a Bojano (regione Molise-Italia) e che coinvolge quaranta giovani provenienti da otto paesi (Portogallo, Polonia, Italia, Irlenda, Grecia, Germania; Spagna e Slovenia).
L'acronimo P.I.G.S. viene usato con più accezioni: indica un'area di paesi paesi colpiti dalla crisi (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), a cui si da anche una accezione negativa ( pigs significa maiali) e come pure (nel senso anglosassone) per indicare categorie di politici che divorano l'economia di un paese per scopi personali e lobbistici. Il progetto mette in confronto due realtà, da una parte i paesi "PIGS" (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), dall'altro i paesi che pur avendo lo stesso acronimo (Polonia, Irlanda, Germania e Slovenia.) vivono in altre condizioni.
L'Europa viaggia a due velocità, quella dei paesi leader che seguono una crescita costante e quella dei paesi colpiti dalla crisi, lanciati sempre più verso il baratro. I cittadini vivono buone condizioni o disagi a secondo del contesto dove vivono. Ciò può dar luogo, di fatto, al fenomeno di "deficit democratico", dove il peso politico dei cittadini di alcune nazioni è maggiore di altri, solo per il fatto di vivere in paesi con una certa rilevanza in Europa (come la Germania), o altri che, pur essendone parte, vivono ai margini decisionali (ex: Grecia, Romania, ecc...). Altri aspetti centrali sono: il gettito fiscale; l'accesso ai prestiti bancari (che varia da paese a paese); assicurazioni; costi di energia e carburante. Non ultimo aspetto sono le forme partecipative alla vita politica, dove talvolta vecchie caste e norme capillari finiscono con lo svuotare di fatto l'accesso il diritto di partecipazione attiva.
Tutti questi aspetti condizionano di fatto la qualità di vita dei cittadini.
Crisi dal greco significa scelta. E' ovvio che bisogna cercare approcci e metodi diversi per ottenere nuovi risultati. Cambiare significa partire dalle nuove generazioni che devono prendere coscienza ed assumere un ruolo attivo nella costruzione di una comunità unica europea.
Quale azioni possono mettere in essere i giovani per ovviare a tali problematiche e prendere in mano il proprio destino?
Il progetto mette il focus su alcuni aspetti: la formazione informale ed autodidatta dei giovani, nuove metodologie per la ricerca lavoro, partecipazione e cittadinanza attiva, accrescere il senso di comunità.
I partecipanti possono essere: studenti, lavoratori, disoccupati o soggetti che hanno interrotto il percorso scolastico. Una parte di essi saranno persone disagiate, con problemi sociali, economici e disturbi dell'apprendimento.
Il metodo utilizzato si basa sull'apprendimento informale, partecipazione attiva dei giovani, interazione diretta con gli esperti, apprendere facendo, inclusione e coesione del gruppo, sostegno dei soggetti con difficoltà.
Si farà leva sull'importanza delle tematiche trattate, l'originalità dell'evento e la capacità di coinvolgere (in particolare istituzioni, organizzazioni e media) per destare un forte impatto a vari livelli.
Sul piano locale e regionale, questa si presenta come una esperienza unica che attirerà l'attenzione di numerosi gruppi di interesse e media. Su scala Europea le organizzazioni partner divulgheranno l'iniziativa nei loro rispettivi contesti.
I partner si confronteranno sui risultati e selezioneranno il materiale utile alla disseminazione. Il materiale sarà diffuso rispettivamente: ai partner; alle organizzazioni ed istituzioni; soggetti che a vario titolo si occupano di politiche europee, giovanili e sociali; media. Il materiale diesseminativo farà da base per le future iniziative (per follow up ed effetti moltiplicatori).