In occasione delle riforme della Politica Agraria Comune, avviate sulla fine degli anni ‘80, venne riconosciuto il ruolo fondamentale che avrebbe potuto svolgere la funzione biologica in ordine al conseguimento degli obiettivi riformati, quali la riduzione delle eccedenze, la promozione di prodotti di qualità e l’integrazione di pratiche ad impatto ambientale amichevole. Tuttavia, per consolidare la fiducia dei consumatori nell’agricoltura biologica, era evidente che dovesse essere istituzionalizzata una severa regolazione normativa, nel cui ambito inserire produzione e politica della qualità, nonchè misure miranti ad ostacolare eventuali rivendicazioni dolose in ordine all’effettivo provenire degli alimenti da colture biologiche. Oggi i consumatori desiderano sempre più essere informati sui metodi seguiti per l’ottenimento dei prodotti alimentari - «dal campo al piatto» - e desiderano essere certi che le dovute misure vengano adottate in ciascuna delle fasi di produzione, in quanto a sicurezza e qualità.Sono stati istituiti, dunque, regolamenti tesi ad assicurare l’autenticità dei metodi dell’agricoltura biologica, evolutisi in un più generalizzato ambito di applicazione, valido per le colture come per la zootecnica, nonchè per la etichettatura in uso al livello di trasformazione e commercializzazione dei prodotti biologici. Tali regolamenti reggono pure le importazioni dei prodotti biologici nella U.E. e coprono le importazioni di prodotti di agricoltura biologica da paesi terzi, dei quali i criteri per la produzione biologica ed i sistemi di controllo sono stati riconosciuti dall’U.E. come equivalenti. Ciò nonostante, si impone un’ulteriore necessità di ricerca e di sviluppo di nuove tecniche di coltivazione biologica - data l’incrementata domanda di prodotti di migliore qualità da parte dei consumatori ed il pesante aggravio per l’ambiente in parte dovuto anche all’utilizzo di sementi geneticamente modificate, anch’esso in continuo incremento -, del relativo ambito istituzionale e normativo dell’unione europea e della più generale politica agricola, protesa nella direzione del controllo e della sicurezza degli alimenti. In tale contesto, la presente scheda tecnica mira:• all’attuazione di una ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e della produzione di prodotti biologici in aree selezionate della Grecia e dell’Italia, ricerca relativa al livello di applicazione dei regolamenti nelle procedure seguite a coltura in atto, • nello sviluppo di applicazioni-pilota di agricoltura biologica in branche selezionate e• nella trasmissione del know how e nella valorizzazione dei prodotti biologiciIl progetto proposto è costituito dai seguenti sottoprogetti:Sottoprogetto 1: Attività dell’OEEE, che è anche il Partner Capofila.Sottoprogetto 2: Attività dell’Università di PatrassoSottoprogetto 3: Attività del Parco Scientifico di PatrassoSottoprogetto 4: Attività dell’IAM di BARISottoprogetto 5: Attività del Comune di SolinoPer l’analisi delle Azioni relative a ciascuno dei sottoprogetti e dei loro rispettivi bilanci, si rimanda al paragrafo 20 della presente Scheda Tecnica ‘’DESCRIZIONE ANALITICA’’.